Regione Urbinate – Finito il ramo attivo

10/09/2017, Grotta di Monte Cucco.

Vogliamo terminare il ramo attivo degli Urbinati prima che i flussi d’acqua tornino ad essere notevoli. Partiamo in tre, Matteo, Lorenzo e Lucia, il cielo è nero, le previsioni meteo per questa domenica di fine agosto sono pessime e la pioggia non tarda ad arrivare. A Pian di Monte pioggia fitta e vento forte sono l’accoglienza che ci riserva il Cucco, Lucia già poco convinta dalla partenza decide di non entrare e resta in macchina dandoci appuntamento nel tardo pomeriggio per recuperarci dato che eravamo tutti e tre con una sola macchina.
Velocemente entriamo in grotta per iniziare la rapida discesa fino alla base del P60 da dove parte la risalita da rilevare e che solo in parte la volta precedente avevamo percorso. Non sapendo dove portasse la risalita e quanto fosse lunga decidiamo di salire per vedere come si sviluppa per rilevarla mentre riscendiamo. Procediamo tra fango, strettoie ed acqua fino ad arrivare al termine della galleria dove vediamo una corda che scende, siamo lungo il pozzo I Bagni, subito sopra alla cascata con obbligo di doccia; se lo sapevamo ci saremmo risparmiati un doppio viaggio.
Iniziamo il rilievo che siamo già totalmente zuppi e con il freddo che si fa sentire sempre più forte; tremiamo come foglie tanto da rendere difficile la precisione con il laser del Distox.
Sarebbe uno degli ultimi posti in cui tornerei se non fosse che per la prima volta nella vita ho visto una mandibola di pipistrello incastonata dentro una “pozzanghera” di trasparente carbonato di calcio.
Raggiunta finalmente la base del P60 agganciamo il rilievo al caposaldo e riteniamo il lavoro concluso, o quasi. Iniziamo il disarmo di tutti i pozzi così da recuperare il materiale, non è un’operazione veloce ma ci permette di toglierci un paio di dubbi su due piccole deviazioni, di cui 1 è dove si tuffa l’acqua della cascata dei bagni; posticino parecchio bagnato anche con la secca, non molto largo e con massi in bilico, non ce la sentiamo di andare avanti, troppo rischioso. Recuperiamo ancoraggi e corde fino alla partenza dei pozzi ed è qui che il freddo si fa molto intenso, mentre sistemiamo le corde tremiamo e battiamo e i denti, ben coscienti che risalendo il Gitzmo tutto si trasformerà in una calorosa sudata.
Mettiamo fine al rilievo del ramo attivo ma non della Regione Urbinate dato che ci attende il ramo Fossile “2001 Odissea nell’ospizio”, del quale abbiamo rilevato soltanto un breve tratto.
Usciremo intorno alle 21 e immancabile prendiamo ancora un po d’acqua mentre scendiamo a Pian di Monte dove Lucia ci attendeva per concludere la serata davanti ad un ottima pizza al Villa Anita.
 
Matteo e Lorenzo