Rilievo Grotta dell’Avvento

30/01/2016, Monte Maggio (Gualdo).
L’appuntamento è fissato alle 14:30 al bellanapoli e dovremmo essere in 3, entro e trovo Macchioni e Romani ma non vedo Alfredo(il furgone era fuori), 4 chiacchiere ed usciamo , Alfredo era li per mangiare una pizza per pranzo, lo convinciamo a venire ma non ha l’attrezatura, vado a casa e rimedio una attrezzatura in più e si parte in ritardo di un ora.
Destinazione monte maggio (Gualdo) parcheggiamo al rifugio del cai e ci cambiamo al volo , macchioni garantisce che non c’è fango ed Alfredo parte in scarpe da ginnastica lasciando in auto gli scarponi in più.
Avvicinamento di 5 minuti (per un camoscio) insomma dopo 15 minuti sono all’ingresso con un fiatone micidiale,arma macchioni poi Alfredo a marcare capisaldi, io al disto e Romani al palmare.
Si comincia a scendere io ho un piranha e la cosa non agevola, comunque procediamo agevolmente per i primi 2 pozzetti, nel pozzo finale ci sono però dei problemi, il laser sfiora delle rocce e questo crea grossi problemi, dopo 10 tentativi scendo e prova Romani, idem.Ero già sul frazionamento a 4 metri dalla base e risalgo qualche metro per scegliere un altro caposaldo, stacco un rotolo di fango e marco il caposaldo, facciamo la battuta e scendo, sono di nuovo sul frazionamento quando arriva dall’alto il grido sasso, qualche rumore ed un grosso botto, viste le dimensioni del pozzo mi sarà passato a mezzo metro.
Arrivo al fondo e guardo le scarpe di Alfredo, sotto le mie c’è un centimetro di fango, siamo nell’unico punto della grotta senza fango, i sassi caduti l’hanno coperto.
Guardo scoraggiato il pozzo, un bel 30 non molto largo ma comunque è ben visibile la faglia che ha seguito, sul fondo c’è fango coperto di sassi. non un filo d’aria che indichi la via, il potenziale c’è siamo a 1150 di quota ma lavorare qui è impossibile.
Risaliamo e controlliamo un camino che si rivela ceco.
Usciamo e andiamo all’auto nebbiolina e vento ma niente in confronto all’amato cucco.

Alessandro