Rilievo del Gitzmo – Parte prima

06/12/2014, Grotta di Monte Cucco.

DCIM108GOPRO
Laghetto del Pescecane – Grotta di Monte Cucco

Partiamo tardi da Perugia, siamo io, Lorenzo e Francesco. L’intenzione è quella di scendere e rilevare il Gitzmo per avvicinarci con il rilievo al vecchio fondo. Arriviamo a Pian di Monte ed un bel vento misto a nebbia ci accoglie e mentre prepariamo i sacchi arriva anche la pioggia che si trasforma in timidi fiocchi di neve quando arriviamo al cancello della grotta. Entriamo e percorriamo la via classica senza grossi intoppi, notiamo con piacere che anche i ragazzi di Buio Verticale collaborano al riarmo del Cucco: hanno sostituito la corda del Perugia, quella del Baratro e di un tiretto più in basso. Su uno degli ultimi tiri del Baratro notiamo una corda lesionata appena sotto il nodo (si vedono i trefoli). Modificato l’armo in modo da isolare la lesione ed arriviamo al Saracco da dove partiamo con il rilievo: io segno i punti, Francesco usa il DistoX, Lorenzo il palmare e rapidamente ci troviamo sulla cima del grande pozzo. Facciamo una deviazione per rilevare il laghetto del pesce cane, fantastico,nessuno di noi era mai stato lì. È impressionante come tutti e 3 veniamo stregati dal richiamo di quell’acqua così magicamente cristallina…..la spiaggia di fango divide i due laghi dall’acqua di un azzurro incredibile, a cui il finto cloro delle piscine non si avvicina neanche minimamente….le luci riescono ad illuminare molto bene la grande condotta che parte all’interno dei laghetti. La sagola rossa che attraversa il più grande indica che qualcuno si è tolto qualche curiosità in merito. La voglia di buttarsi in quell’acqua cristallina è tantissima e ci viene subito in mente Felix ed Urbanelli, gli unici che potremmo convincere a sfidare le calme acque del pesce cane. Chi avrá messo quella sagola? Sono convinto che qualcuno conosce la storia. Facciamo qualche foto e video e via, iniziamo la discesa del Gitzmo. Con le mie luci forti da 5000 lumen il pozzo è ancora più maestoso sapendo anche quanto è alto mette i brividi, notiamo anche due grandi condotte opposte alla corda di calata, sono quelle risalite da Pino Antonini. Purtroppo non finiremo tutto il pozzo ma ne rileveremo circa 100 m e la causa della nostra resa è una corda lesionata subito sotto il nodo con i trefoli belli in vista.

Francesco Spinelli
Matteo Guiducci
Lorenzo Brustenghi