Folto gruppo al Cucco, con neve

28/11/2015, Grotta di Monte Cucco

Si parte parte alle 8:00 dal Bella Napoli siamo un folto gruppo: Alessandro, Mario, Fabrizio, Margherita, Massimo, Moreno, Luca, Alfredo ed io :). IMG-20151128-WA0022
Ci avviamo ed iniziamo a risalire con le macchine verso il Cucco.
La neve è scesa copiosa durante la notte e lungo la strada troviamo davanti a noi lo spazzaneve, procediamo lentamente ma con la speranza di arrivare più su possibile….nulla lo spazzaneve si ferma c’è troppa neve!!!
Decidiamo di parcheggiare e di procedere a piedi.
Evviva l’avvicinamento si allunga!!!
Carichiamo gli zaini ed incominciamo il luuungoo cammino.
Lo scenario è fantastico, una distesa di candida neve ricopre tutto .ll sole è alto e ci riscalda e per fortuna non c’è vento.
Procediamo lentamente ma la fatica è ripagata dall’immensità del paesaggio.
Lungo il sentiero la neve è davvero alta, e data la mie modeste dimensioni in alcuni punti mi arriva a metà coscia :).
Tento di calcare le orme di chi mi ha preceduto, che sicuramente è più allenato ed agile di me, ma è ugualmente faticoso procedere con tutta questa neve, mi basta alzare lo sguardo ed osservare tutto ciò che mi sta attorno per rinnovare il mio entusiasmo e non pensare più allo sforzo, sembra di stare in una favola!!!
Finalmente arriviamo all’ingresso, sono veramente soddisfatta.
Ale scatta una bella foto di gruppo e ad uno ad uno scavalchiamo per entrare. Sono emozionata, è la prima volta che entro al Cucco.
Io ed Ale procediamo avanti per raggiungere un antro della grotta più asciutto e riparato per poterci cambiare. Ci dividiamo in gruppi, Alfredo e Luca vanno attrezzati a scattare foto .
Margherita Massimo e Moreno procedono avanti per fare un giretto .
Io Mario e Fabrizio rimaniamo con Ale che ci spiega i primi rudimenti sul rilievo.
Pronti ed istruiti partiamo, lasciamo il percorso turistico ed in breve tempo siamo ai temuti laghetti terni, e li decido di battezzarmi per bene ed intozzo tutti e i due i piedi nella gelida acqua :D. Ricevo i complimenti dai miei compagni e procedo con più cautela.
Poco più su ci fermiamo per fare il rilievo.
Nel frattempo incrociamo Moreno Margherita e Massimo che tornano dal Perugia e sono pronti per uscire.
Massimo ci informa che una corda del Perugia è lesionata e necessita di essere cambiata, ha praticato un nodo ma può essere utilizzata solo in risalita.
Visto che il rilievo procederà per le lunghe il buon Massimo sotto suggerimento di Ale acconsente a farmi fare un giro turistico della grotta, Moreno e Margherita decidono di uscire e ci salutano .
Ora che siamo soli mi rendo conto che la mia luce non funziona alla massima potenza, colpa di pile di scarsa qualità e ciò non mi permette di godere appieno della bellezza della grotta.
E struscia striscia e striscia e struscia siamo finalmente in cima al Perugia.
Scendo facilmente il pozzo.
Decidiamo di sostare e rifocillarci, Massimo mi offre del “beccame”. Approfitto della calda luce procurata dell’acetilene del casco di Massimo per osservarmi intorno, non ho parole e veramente un posto magnifico, vorrei proseguire ed esplorare i meandri della Grotta ma non c’è fretta d’altronde è la mia prima volta …
È tempo di rientrare, procediamo a ritroso senza particolari problemi, Alessandro, Mario e Fabrizio decidono di rimanere per concludere il rilievo. Alfredo e Luca ci superano ci salutano ed escono. Anche io e Massimo decidiamo di uscire, e rieccomi ai laghetti, questa volta con la supervisione di Massimo li passo senza particolari difficoltà, la calma è la virtù dei forti :). Ed in breve siamo fuori.
La notte è calata, la neve e il buio rendono il paesaggio surreale.
Massimo è più veloce , ma io non lo trattengo, mi piace questa solitudine , non si sente alcun suono dalla città, solo il rumore della neve calpestata dai miei scarponi …mi sento libera ed è magnifico. Ogni tanto Minna si ferma per aspettarmi ed ecco poi l’asfalto, si ritorna alla civiltà, la strada nel frattempo è diventata una lastra di ghiaccio. Poco più avanti troviamo il responsabile, un escavatore che piuttosto che spostare la neve l’ha compattata, no comment.
Ci cambiamo e attendiamo gli altri che poco dopo ci raggiungono.
Siamo finalmente al calduccio a Villa Anita una buona pizza qualche brindisi e tante tante risate concludono questa esaltante giornata.

Leonida

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