Rifornimento viveri al Canin e giro ai Barbari

10/01/2016, Grotta di Monte Cucco.

Ci siamo..tra le tante conferme, rettifiche e persone “in forse”, domenica mattina all’appuntamento al Bella Napoli siamo in 7: Alfredo, Bocio, Renegade, Alessandro, Fabrizio (Geiar), Fabrizio (Senior) ed io (Claudia).

Anche se ¾ dei partecipanti è con poco più di 3h di sonno alle spalle, chi perché la sera prima ha tirato per le lunghe con cena e chiacchiere, chi perché è andato alla Piana per la tradizionale inaugurazione dell’anno speleologico organizzato dal GGP di Terni, non ce ne curiamo, il Cucco chiama e fatta colazione al Bella Napoli, partiamo in direzione pasticceria di Sigillo (ebbene si..la tappa pasticceria è fissa anche se non c’è nessuno ad attenderci lì).

Altra pausa spremuta/caffè, rifornimento cibi e poi, su suggerimento di Alessandro, immaginando già le condizioni climatiche presenti a Pian di Monte, ci spostiamo dove è la fontanella lungo la strada e ci vestiamo lì. Ottima scelta!! Già con tuta e piumini pronti per l’avvicinamento ci risparmiamo l’ibernazione e le difficoltà di prepararci al parcheggio e ci avviamo facendoci largo tra vento fortissimo e nebbia per raggiungere il cancello d’ingresso. Ci dividiamo in due squadre: io, Alfredo, Bocio e Geiar andremo al Canin a rifornire di viveri il campo. Alessandro, Renegade e Senior faranno un giro ai Barbari a cercare di ritrovare un buco che soffia che gli ha indicato Matteo.

Superato il laghetto Terni breve sosta per salutare e far passare Mirko e Marco del gruppo Buio Verticale di ritorno da sala Agnese (dove il giorno prima con Lorenzo avevano raggiunto Matteo, Nadia e Lucia per l’esplorazione della base del Pozzo Shandong, decidendo poi di fermarsi a dormire in Sala Agnese anziché uscire con gli altri 4) e poi proseguiamo spediti fino ai Barbari (tanto la strada è quella per tutti). Una volta riunita la prima squadra lì, spuntino, salutiamo gli altri e ci avviamo verso il Canin raggiungendolo alle 14/14.15 ca. Giunti al “tavolino” del salone, Alfredo decide di andare a lavare pentole e pentoline e riempire le taniche mentre io e Bocio iniziamo a fare una sorta di inventario delle cose che ci sono, se sono scadute o meno ed aggiungiamo le altre che abbiamo portato (al Canin praticamente c’è il supermercato per Sala Agnese 😉 ). Mentre controlliamo i viveri mettiamo su l’acqua per il brodo (n.b. la bombola sta per finire, c’è da portarne giù un’altra) e dopo il brodino di rito sistemiamo tutto lasciando sul tavolo solo bombola, pentole, bidone stagno e riponendo le buste con altri viveri in una delle tende. Poi, dopo aver indicato al curioso Geiar l’ingresso dei famosi cunicoli del vento, iniziamo a risalire.

Sopra ai Barbari controllo se Renegade, come da accordo, ha messo un sasso sopra una roccia per indicare che loro erano ripartiti e, dato che c’è, proseguiamo. Mi affaccio mentre Alfredo inizia a scendere dai Barbari, vedo Bocio e Geiar che stanno iniziando a risalire i saltini e, poco più su, altre luci accompagnate dai vocioni di Alessandro e Renegade….tempistiche perfette!!

Proseguiamo la risalita ed alle 18.25 siamo tutti insieme al cancello pronti a riaffrontare  il tempo da lupi del Cucco con vento ancora più forte della mattina e nebbia fitta. Anche in questo caso decidiamo di fare due “squadre” per approfittare della possibilità di cambiarci dentro al furgone di Alfredo evitando il rischio di volare via. Alfredo, Renegade e Senior si avviano quindi al parcheggio come “prima squadra” mentre i restanti finiscono di sistemare piumini, imbraghi etc ed una volta ben chiusi in cappucci e guanti decidiamo di avventurarci cercando di rimanere il più possibile in contatto tramite le luci; parlare è impossibile. Non abbiamo problemi a trovare il furgone anche se, l’ultimo tratto nel pratone è stata una vera e propria sfida uomo/donna vs vento. Dovevamo camminare controvento con un occhio chiuso ed uno aperto, cercare di non perdere di vista la luce degli altri tra la nebbia, cercare i segni delle ruote sul prato, far caso alla pendenza ed in tutto questo riuscire a non cadere a terra. Direi quasi divertente!! 😛

Finalmente furgone, ci cambiamo, foto di gruppo in furgone (ambiente insolito) e Villa Anita per la cena di rito dove “guadagno” anche una tikka (di Nadia, dimenticata sulla sedia la sera prima :P).

Che dire se non: bellissima giornata!!

…e soprattutto: Cucco sempre stupendo (dentro e fuori) a prescindere da qualsiasi condizione climatica!

Claudia