Terzo Ramo 2.0

24/01/2016, Grotta di Monte Cucco.

Terzo Ramo - Cucco Libero
Terzo Ramo – Cucco Libero

Si decide di proseguire con il rilievo alla base del Terzo Ramo a sinistra iniziato la settimana passata. Saremo soltanto io (Matteo) e Lucia dopo che Lorenzo è costretto a letto dalla febbre. Partiamo presto, la giornata è bella e il sole scalda la poca neve che ricopre solo le pareti esposte a nord, ci cambiamo e iniziamo la discesa dell’ormai solita via che conduce al Cucco Libero. Arriviamo al primo pozzetto del Terzo Ramo e mi dirigo nella parte alta dove Roberto aveva visto che oltre la frana ci poteva essere qualche cosa, mi infilo tra i blocchi fino ad incastrarmi, tento di passare in ogni modo e alla fine ci riesco, entro su una saletta e vedo la corda che congiunge con le risalite per Sala Agnese, bella fregatura anche se lo sospettavo, adesso il problema è ripassare in quella fessura, sposto qualche blocco e allargo di poco il passaggio ma quanto basta per non finire subito le forze. Ora è il turno della parte bassa dove portiamo il rilievo ma senza arrivare sul fondo del pozzo. Terminato di verificare tutto il primo pozzetto iniziamo il rilievo della stretta condotta che porta al secondo pozzo, veramente difficile trasportare i sacchi e portare avanti il rilievo allo stesso momento su uno spazio largo quanto una persona molto fangoso e in salita, una tortura lo definirei. Finalmente arriviamo al secondo pozzo, qui le dimensioni cambiano, il pozzo è bello grande quasi a dire che non centra proprio nulla con tutto il resto di questa zona, ci sono due corde che salgono e si perdono nel nero dell’orizzonte, la cima del pozzo non si vede, decidiamo però di andare verso il basso con il rilievo, armiamo con il materiale che era stato trasportato la settimana passata e andiamo avanti con il rilievo. Alla base del pozzo partono due meandri, il principale è anche quello che porta via l’acqua che scende dal pozzo, ne percorriamo una prima parte fino ad un punto dove va messa una corda per scendere in sicurezza, l’altro invece cammina abbastanza orizzontale ma è parecchio stretto e da rilievo sembra camminare sotto la galleria che conduce al secondo pozzo. Soddisfatti del lavoro svolto e puntuali nella tabella di marcia ripartiamo all’ora stabilita recuperando parte del materiale in eccesso e riportando fuori anche il trapano di Roberto. Una volta usciti ci godiamo la bellissima serata e approfittiamo della luna piena che riflettendo sulla neve illumina quasi a giorno facendoci risparmiare anche le batterie del casco. La giornata si chiuda al Villa Anita con Luca sempre gentile nel farci mangiare anche se era in chiusura.

Matteo