Ancora Terzo Ramo

31/01/2016, Grotta di Monte Cucco.

Terzo Ramo - Cucco Libero
Terzo Ramo – Cucco Libero

Doveva essere una girata veloce di rilievo per terminare la zona del Terzo Ramo e metterci la parola fine invece così non è stato. Partiamo la mattina presto, siamo io (Matteo) e Lorenzo che dopo i malanni delle ultime settimane torna in grotta. Raggiungiamo rapidamente la zona dove ripartire con il rilievo, sono due le vie in salita, scegliamo quella di sx, la via è armata in maniera molto esplorativa rendendo complicato il passaggio. Arriviamo sulla cima del pozzo dove vediamo almeno tre diramazioni, ok gia si complica la cosa, prendiamo quella più vicina ma anche la più scomoda con una serie di passaggi stretti tra il fango e acqua poi improvvisamente la dimensioni cambiano, la stretta condotta lascia il posto ad una bella galleria tondeggiante di notevoli dimensioni, la percorriamo portando avanti il rilievo fino in cima dove finisce su una fessura da dove scende l’acqua. Tornando indietro rileviamo anche alcune condotte secondarie che chiudono quasi subito, adesso torniamo alla testa del pozzo e con qualche acrobazia salgo su la seconda prosecuzione che si vedeva, altra galleria, ma per proseguire in sicurezza è meglio se montiamo la corda recuperata da Lorenzo dalla base del pozzo che avevamo usato la settimana prima. In cima alla galleria dietro una strettoia si vede una saletta ma che non attira la mia attenzione anche perché sono evidenti i segni di passaggio, noto invece un piccolo camino di 3-4 metri che non sembra essere stato risalito. Mi arrampico e vedo una piccola galleria in salita, nessun segno di passaggio, lo dico a Lorenzo che mi stava aspettando sotto e vado avanti per vedere come procede, sembra proseguire quindi torno indietro, mi faccio dare il trapano metto un anello e così sale anche Lorenzo portando avanti il rilievo, come sempre mi ringrazia per la mia estrema curiosità di guardare in ogni piccola fessura e per portarlo sempre in posti di merda, procediamo con la speranza di trovare qualche cosa di meglio che una scomoda condotta stretta e bagnata ma dopo una trentina di metri ci dobbiamo arrendere davanti ad una fessura grande come un pugno, peccato ci avevo sperato. Ritorniamo alla testa del pozzo vediamo l’ora e decidiamo che per oggi può bastare così, se proseguiamo con il rilievo finiremmo troppo tardi, a malincuore dobbiamo tornarci ancora una volta. Risaliamo in tre ore, alla turistica incontriamo gli altri cinque del nostro gruppo speleo che erano stati al Salone Canin. Tutti e sette ceniamo al Villa Anita dove ci aspettava anche Rudy di ritorno dal lavoro.
Matteo