Nuova piccola scoperta

12-13/02/2016, Grotta di Monte Cucco.

E’ venerdì pomeriggio, l’appuntamento è nella sede del GSCAIPG dove prepariamo i sacchi, fuori il tempo non promette niente di buono ma partiamo comunque. Siamo in tre, io (Matteo), Lorenzo e Francesco S. mentre Claudia ci aspetta alla stazione di Fossato, tra una cosa e l’altra si fa tardi e decidiamo di cenare al Villa Anita prima di entrare per il campo interno.

Cucco Libero
Cucco Libero

Finito di cenare saliamo verso Pian di Monte dove il tempo è da lupi, vento forte e tanta pioggia è quello che ci aspetta, sale l’incertezza se affrontare l’avvicinamento anche con queste condizioni ma alla fine si decide di uscire dalla macchina , neanche il tempo di mettere i sacchi in spalla che siamo tutti zuppi, ormai abbiamo deciso e non si torna indietro. Il tratto del prato è quello peggio, il vento ci spara addosso l’acqua come fossero spilli, una vera tortura, poi man mano che saliamo l’acqua diventa pallini gelati e poi neve, non ci siamo fatti mancare nulla. Una volta entrati in grotta strizziamo i vestiti, ci cambiamo e si parte, arriviamo al Canin dove facciamo un brodo caldo, adesso dobbiamo decidere cosa fare, la voglia sarebbe quella di dormire per svegliarsi presto il sabato ma alla fine convinco tutti ad andare oltre i cunicoli per allargare la strettoia da dove si sente un gran rumore d’acqua nei momenti di piene. Ci leviamo gli imbrachi cosi non ci facciamo prendere da strane idee e lavoreremo più comodi, per Claudia è la prima volta che affronta i Cunicoli del Vento, unica porta che conduce alla Regione del Cucco Libero. Ancora prima di finire i cunicoli già si sente il rumore forte d’acqua provenire dalla condotta che vogliamo allargare, breve spiegazione di come si sviluppa il cunicolo e dove va allargato visto che ero stato l’unico curioso del gruppo che in passato ci avevo messo la testa e ci mettiamo all’opera. Abbiamo i colpi contati ma li sfruttiamo al meglio e allarghiamo i punti giusti, adesso la curva a S si passa in maniera comoda, ora bisogna iniziare lo scavo del cunicolo semi tappato da terra. Sfruttiamo la vanga lasciata da Renegade quando aprirono il bypass alla strettoia dei cunicoli e con molta pazienza togliamo una grande quantità di terra. Si è fatto tardi e decidiamo di proseguire il giorno dopo, torniamo al Canin, altro spuntino e tutti a letto alle 3:00 passate. La mattina ci svegliamo tardi, mangiamo, sistemiamo tutto e si riparte per finire lo scavo. Lorenzo la sera prima aveva fatto un lavorone, ora proseguo io l’opera di scavo e pian piano riesco ad allargare quanto basta per passare, posizioniamo una corda con l’unico attacco che abbiamo e scendo, mentre passo continuo la rimozione della terra, non vedo dove sto andando finche non appoggio i piedi sulla base di un meandro, mi guardo intorno e vedo davanti a me l’acqua che arriva da un sifone e poi si inabissa in uno stretto meandro difficile da percorrere. Per oggi ci dobbiamo arrendere, ci torneremo più attrezzati per allargare i punti stretti ma siamo comunque soddisfatti del grande lavoro svolto, nessuno aveva avuto voglia di scavare e rendere praticabile quella condotta che invece è molto interessante. Ci rimane solo una cosa da fare ma molto importante che è rilevare questo pezzetto di nuova grotta, lo faremo io e Lorenzo mentre Francesco e Claudia iniziano la risalita. Finito il rilievo anche noi ci mettiamo in marcia per uscire, raggiungeremo i due al Baratro dove troviamo anche i quattro (Alessandro, Alfredo, Erica e Aligi) che erano andati nella zona dello Staffa per proseguire il rilievo. Usciremo praticamente tutti e 8 insieme concludendo la giornata al Villa Anita.
Matteo

Guarda tutte le foto: https://www.flickr.com/photos/134414274@N07/albums/72157659193380449