Il Sogno Prosegue

09/04/2016, Grotta di Monte Cucco.

Aprile mese magico per il GS CAI PG e lo sta dimostrando anche in questo 2016; dalla scoperta dello Smussa Anche abbiamo iniziato una campagna esplorativa intensa, fatta di grandi sofferenze fisiche ma con emozioni uniche.

Meandro Smussa Anche
Meandro Smussa Anche

Causa impegni lavorativi di Matteo partiamo da Perugia alle 10:30 con Lorenzo e Lucia mentre a Sigillo ci aspetta Nadia. L’orario non è proprio adatto per una punta esplorativa, il rischio è quello di uscire tardi ma per questo fine settimana se vogliamo entrare ci dobbiamo accontentare. Abbiamo passato tutta la settimana smessaggiando tra di noi fantasticando, immaginando e sognando cosa ci avrebbe riservato il nuovo pozzo. Quel rimbombo della voce sentito da Matteo e Roberto la
settimana passata mette un po di paura sul fatto che possa chiudere ma siamo ottimisti, è aprile e la grotta non può chiudere.
Entriamo alle 13 passate e ci dividiamo in due squadre: quella di punta con Lorenzo e Matteo e quella di supporto con Lucia e Nadia. Ci diamo come orario per rigirare alle 18 per cercare di non uscire troppo tardi (della serie alle 6 do semo semo, argiramo).
Lorenzo e Matteo partono veloci ed in breve tempo sono alla pozza semi allagata nello Smussa Anche. Lorenzo passa per primo, bagnandosi il busto, per riattivare il tubo e vuotare nuovamente il laghetto; intanto Matteo svuota la pozza precedente sfruttando gli stivali. Passerà più di mezzora prima che il tubo faccia il suo lavoro.
Una volta superato anche questo ostacolo ci dirigiamo al pozzo Geode da dove iniziamo il rilievo; non avendo il palmare facciamo soltanto con il distox contando i caposaldi in modo tale che possiamo verificare eventuali errori una volta tornati a casa. Rileviamo fino al nuovo pozzo, ci fermiamo e Lorenzo inizia l’armo: una volta completato, per scaramanzia manda avanti Matteo che scende fino ad un terrazzino, frazionamento e giù fino alla base. Procediamo portando avanti anche il rilievo fino la base del pozzo, qui breve meandro e nuovo pozzo, i nostri timori sono superati, la felicità è tantissima e cantiamo canzoni inventate come due matti.
Nuovamente Lorenzo prepara l’armo e Matteo scende fino al fondo del nuovo pozzo dove una bella pozza d’acqua ne occupa quasi totalmente la base. Qui la nostra euforia triplica come i punti esplorativi.

Meandro Smussa Anche -Pozzo del Geode
Meandro Smussa Anche – Pozzo del Geode

In alto una finestrella da controllare, a circa 4/5 metri di altezza dalla base del pozzo notiamo una bella spaccatura fossile che ad occhio è percorribile ma che per ora tralasciamo, mentre l’acqua va via gettandosi in un pozzo attivo di una decina di metri dall’ingresso non praticabile, decidiamo di buttarci sulla parte in discesa del meandro fossile più spontanea e comoda.
Lo percorriamo fino ad arrivare ad un nuovo pozzo ma per continuare serve la corda, quindi senza troppi indugi nonostante l’orario sforato, torniamo al trivio, tagliamo la corda e portando avanti il rilievo raggiungiamo nuovamente il pozzo, armiamo e scendiamo fino ad un terrazzo, la corda non arriva mancano circa 2,5 metri per raggiungere la base del pozzo ma non ci arrendiamo e sfruttando una serie di gradini raggiungiamo la base. Mettiamo un caposaldo fisso e procediamo l’esplorazione del meandro per una decina di metri, superiamo un toboga fossile fino ad un ristringimento che blocca il passaggio, oltre si vede ancora un meandro percorribile.
Basta cosi, abbiamo tardato l’orario prefissato per rigirare, sono le 19:30. Iniziamo la risalita con la folle idea di Matteo “pizza e birra”, l’euforia è tanta e dopo due ore di progressione usciamo dallo Smussa Anche. Percorre i 300mt di strettoie dello smussa anche mette a dura prova, le tute e le attrezzature si lacerano su più punti, ogni singola asperità diventa un solido appiglio, riducendo la pazienza e l’integrità mentale; il corpo si torce e si snoda per riuscire plasmarsi con le forme sinusoidali del meandro, al contrario di quello che ogni essere umano può pensare, in quei momenti ci sentiamo realmente liberi.
Breve sosta al Canin e in 1 ora e 15 siamo in turistica, la folle idea di Matteo si realizza alle 23:15 ci cambiamo e accompagnati da una fitta pioggia e vento raggiungiamo Lucia e Nadia che ci aspettavano in macchina. Ceneremo al Villa Anita raccontandoci le rispettive uscite.
Per la cronaca il Meandro Smussa Anche inizia ad assumere le forme di un mostro, raggiunge la profondità di -606m dal Nibbio per uno sviluppo di 426m con tre fronti esplorativi aperti.
IL SOGNO PROSEGUE
Matteo e Lorenzo