Finalmente casa dolce casa

07/04/2019 – Grotta di Monte Cucco

Finalmente casa dolce casa.

Un mese dall’ultima uscita fatta. Lavoro, influenza e motivi vari la causa di questa nostra lunga assenza dalle mura domestiche.
Durante la settimana programmiamo l’uscita con Lorenzo, diverse le ipotesi di obbiettivi più o meno facili e alla portata di un’uscita in giornata; Sala Agnese, Unabomber, Regione Italiana. Queste le principali mete che mettiamo sul piatto come menù.
L’uscita inizialmente programmata per il sabato la spostiamo alla domenica dando la possibilità a Francesco di venire con noi. Si decide di fare una risalita nell’Infernaccio proprio davanti all’ingresso della Regione Italiana, quel finestrone alto che si vede è da troppo tempo che ci incuriosisce.
Appuntamento alle 7:30 in sede, ma Francesco passerà la sola dopo l’indigesta cena della sera prima, ci sarà invece il Bocio che con Barbara faranno una girata nella zona del Canin. Alla pasticceria di Sigillo incontriamo anche i ragazzi di Buio Verticale che come noi andranno al Cucco nelle stesse zone nostre e ci avvisano che sarà presente anche il gruppo di Foligno con il corso speleo. Giornata movimentata in casa con molti ospiti 😁.
Entrati, ci si cambia e suddiviso il materiale si parte veloci verso la nostra destinazione dove una volta raggiunta posiamo tutto il materiale per inoltrarci nella fangosissima Regione Italiana dalla quale disarmiamo una via ormai inutile e recuperando le corde necessarie al nostro obbiettivo facciamo ritorno dove avevamo lasciato il materiale e ci mettiamo subito al lavoro. Traverso psicologico e raggiungiamo il punto da dove decidiamo di risalire. Lorenzo fa sicura io la risalita, primo fix, secondo fix, passaggio piuttosto scomodo “non so come lo abbia superato” terzo fix, mi guardo attorno e noto qualche metro più in alto uno spit. Cazzo ci sono già stati dico a Lorenzo, preparo una sosta e faccio salire Lorenzo che recupera il materiale usato. Ci guardiamo attorno senza notare evidenti segni di passaggio, lo spit è posizionato a circa 10m da terra, assurdo! Decidiamo comunque di proseguire fino in cima dato che non sappiamo cosa si nasconda lassù. Salgo ancora, fix, improbabile naturale, altro fix “psicologico” , nuovo fix, vecchio spit, altro fix e ci siamo, ultimo naturale e raggiungo la cima dove chiude inesorabilmente e campeggia la scritta col nero fumo “MERDA GSM 87”. Si disarma tutta la risalita e Lorenzo si dedica ad un pozzetto dove non ci sono segni di passaggio, alla base una stretta condotta lo impegna diverso tempo mentre io mi faccio un riposino. Dopo una mezzora abbondante di scavo su fango Lorenzo desiste anche perché un grosso masso ora ne ostruisce il passaggio, si disarma e prima di ripartire si prepara l’armo di partenza per scendere un pozzetto dentro l’Infernaccio che prossimamente dovremo rilevare. Decidiamo che per oggi basta, sistemiamo il materiale si torna verso l’uscita per terminare la giornata al Villa Anita dove incontriamo i ragazzi di Foligno.

Matteo

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